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Snob e tronfia

Certe abitudini sono dure a morire.
Lo faccio ancora, sorvolo sulla battutina infelice e un po’ velenosa, sorvolo su chi riversa su di me i miei difetti (e anche qualche suo difetto che non mi appartiene) sorvolo quando ti sminuiscono velatamente per sentirsi un pochino meglio di te perché vivono un’immensa infinita vita di comparazione col prossimo .

Sorvolo, non perché io sia buona, o sottomessa. .. sorvolo perché sono snob (nel senso originario del termine) e di quel che pensa il prossimo di me, in linea di massima, non me ne frega nulla e inoltre sono talmente tronfia da pensare, sempre e comunque, che non ho avversari degni della competizione.

Sorvolo perché se mi fanno accuse non vere non ho bisogno di difendermi, e se le accuse sono vere, nove volte su dieci, ci ho già fatto i conti, ho accettato le mie carenze e debolezze e ne faccio un punto di orgoglio. Mi qualificano come essere umano.

Ho detto sorvolo, non è che io non li noti certi atteggiamenti, e non sono nemmeno stupida che non capisco le motivazioni che spingono certe persone ad attuarli.

Sorvolo e me li ricordo, ecco perché quando diventano abitudine, o sfogatoio personale e alcune persone pensano di potermi rovesciare addosso tutta la loro merda, ecco a quel punto insorgo.
Lo dico chiaramente ma quasi sempre la controparte non recepisce, e con in meccanismo di riflesso oramai stracollaudato per loro, continuano a sputare sentenze e ad accusarmi che noooo sono proprio io che giro la frittata, che ho quel problema (anche se non è vero, anche se quel problema è loro e solo loro)

So già che leggendo alcuni si sentiranno tirati in causa, ma il post non ha target specifici, nasce da una riflessione fatta ieri con mia figlia e dai ricordi di fb che mi propongono casualmente lo stesso argomento.
MA SE VI SENTITE CHIAMATI IN CAUSA UNA DOMANDINA, FOSSI IN VOI, ME LA FAREI

Per inciso mia figlia ieri mi ha detto che io sono molto meno dura di quel che sembro perché alla fine capisco tutti e passo sopra anche a gravi offese.
La mia risposta è stata non confondere la mia empatia (che mi fa comprendere e capire azioni e motivazioni altrui) con la debolezza.
Occorre essere esponenzialmente più forti nel capire chi ti accoltella piuttosto che riaccoltellarlo per fare capire che siamo duri.

#maurathecraxywriter

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